Mi somiglia come fogli, non più bianchi stropicciati dalla stessa risma chissà cosa pensarono di semi rossi, pur diversi quadri e cuori pescati dallo stesso mazzo e da allora ci giochiamo la partita tu sei così ingeneroso a volte il mio terreno ti coltiva ti aspetta mesi, e tu nascosto dormi in un prato di collina ma la tua è una primavera che mi coglie di sorpresa come un dente di leone, con la sua criniera al vento ruggisci fiero che non vi è mai stata scelta ma può in vero dirsi trave sinceramente grata al suo pilastro e piantati insieme, per sempre in questo incastro può crescere robusta a un metro dal mio fianco
Author Notes
Questi versi li ho scritti pensando a mio fratello.
Ricorre spesso la figura del Leone, costellazione che domina il cielo di coloro che nascono nel mese di Agosto.
Il dente di Leone è anche una pianta, il tarassaco, la cui infruttescenza mi ha sempre ricordato (complice il nome) una maestosa criniera al vento.
Accostato a mio fratello, questo fiore esprime la grande generosità di quei rari ma eccezionali momenti nei quali manifesta tutto il suo affetto.