Il tuo volto placido è una foresta in autunno, lontano dal mio sguardo nasconde il tuffo delle foglie, similmente, nel marmo i miei occhi affondano cercandovi un fremito tanto è il merito di chi t’ha liberato la tua è una madre premurosa non dimentica nessuno, tutti tornano al suo abbraccio se non fosse l’angelo più nero si direbbe che Pietà ha dispiegato le sue ali sul tuo corpo questo scrigno d’anime è stata la sua alcova e appena reso al modo ebbe cura di vestirti del sudario sotto al quale, trattieni ancora il fiato