Spruzzi salmastri strappano Odisseo dai sogni naufragato per aver reso gli dei scontenti sulla spiaggia sparsi del suo vascello i legni come il corpo ancor provato da flutti e venti Ad accoglierlo seduto su una duna non c’è Nausicaa con le ancelle ma un pescatore, barba d’argentea luna da sempre vissuto sotto quelle stelle Il re sa come parlare ad un fratello d’altro sangue, in altre lingue e sceglie di ricorrere in appello a ciò che dalle bestie ci distingue Ma quando il naufrago s’approssima e contro al largo petto il vecchio stringe trova un cuore armato con la massima ostilità crudele, che ferendo lo respinge Le spiagge sono solo bianche strisce ma ormai l’eroe prova pietà, non rabbia perché guardando indietro si capisce che l’uomo solo è rimasto sulla sabbia.