Lucido piombo è colato sulle mie piume forgiamo dieci anelli di nero inchiostro testimonieranno il mio candore perduto mi sono rimasti due stracci imbevuti di amarezza mentre una parola condisce di conforto il mio pasto Non i silenzi neppure lo stucco spogliato con preghiere e bestemmie mi circonda raccogliendo i versi di un ignoto poeta “questo buco è follia” Il riposo ancorato nel cemento scandirà la mia attesa, custodito senza leve sotto cieli armati di rimorso, non sapevo ma si sgretola ogni quotidiana certezza quando ti scopri indifeso dal morso dei cardini