S’agita intestino rabbioso malumore digrignato in fuga, esploso fluido scatto che ringhia sull’asfalto col fiato esasperato di mille o più iniezioni, perturbazione che riflette luci di strada sul derma suo lucido, scarabeo, si propaga e si proietta come turbolenza muta in questa notte di consiglio Morso avvelenato frutto di rancori che qui han condensato quel succo… col quale ho digerito quella parte di voi che era parte di me fino a ridurvi, bei ricordi in schizzi di pelle