La via scura non è poi così nera ci sono delle luci morbide che cullano ceneri tiepide di un sigaro, il tempo di settembre è mite posso tenere le mani fuori dalle tasche è come se la morte prematura d’un estate ne prolunghi il lutto Biciclette sgangherate sferragliano portando studenti, gravidi di birre da una parte all’altra, vanno compresi gli studenti per loro è sempre il primo anno del primo ciclo di studi nella loro nuova vita di città ed il loro entusiasmo spaventa quei gatti randagi nel cuore ma buoni che ronzano in strada, io so che il vicino dietro la persiana ne ha cura ogni tanto sono quel vicino ma ora mi trattengo in strada coi lampioni arancioni appena sufficienti a scacciare quei cirri che portano la pioggia, la quiete in questo cantuccio non si tratterrà a lungo, al riparo insieme al fogliame che riposa asciutto ci sono rottami ancora buoni che maturano una ruggine di fascino quella che han le cose usate intorno alle quali, nella via scura tutti girano attorno senza guardare perché a nessuno frega un cazzo ed è così che la strada vive come una vergine che scopre indisturbata il suo segreto perfetto